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Mag

Corrado - Zingaretti: Anche Draghi spinge l'acceleratore su decabornizzazione

Mario Draghi dice due cose semplici e giuste. Serve accelerare sulla decarbonizzazione, puntando al disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità da quello del gas, e serve un’indagine indipendente sul mercato energetico europeo. Lo diciamo da tempo e non ci stancheremo di ripeterlo, a maggior ragione per l'Italia che paga la bolletta più alta di Europa: mentre i colossi dell’energia incassano profitti record, sono i cittadini, le cittadine e le imprese a pagare il conto.”

Lo dichiarano Annalisa Corrado, MEP S&D e Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria nazionale, e Nicola Zingaretti, capo delegazione del Partito Demcratico al parlamento europeo, in merito alle parole pronunciate da Mario Draghi al XVIII summit di Cotec Europa sull'innovazione.

“In Italia l’indagine sul funzionamento dei mercati energetici dove si forma il prezzo nazionale all’ingrosso dell’energia è stata avviata da Arera anche grazie a noi che l’abbiamo richiesta con forza. Attendiamo da mesi i risultati, ma fino ad ora non sono servite le interrogazioni parlamentari e i question time per ottenerli”. Continuano.

“Chi attribuisce questa crisi alla transizione ecologica, come il Ministro Urso, mente sapendo di mentire. Il vero nemico non è il Green Deal, ma chi lo ha sabotato per convenienza politica o di bilancio, o per servilismo verso le lobby fossili. In Italia la produzione industriale arretra ininterrottamente da 26 mesi, con il calo della produzione tra i peggiori d’Europa mentre abbiamo il prezzo nazionale dell'energia più alto di Europa, ma il Governo cosa ha fatto? Ha tagliato gli investimenti sul settore auto, lasciato le rinnovabili ostaggio della burocrazia (come dimostra la recente sentenza del TAR che boccia il decreto aree idonee) e le imprese in balia del caro energia nella impossibilità di competere con gli altri player europei.

Di fronte a questo disastro, anziché definire una strategia nazionale seria sull’energia, Giorgia Meloni e i suoi hanno trovato l’ennesimo capro espiatorio. Una tattica ricorrente che però lascia cittadini e imprese a pagare il prezzo di questa inerzia”, attaccano Corrado e Zingaretti.

“Non c’è strategia, non c’è controllo e non c’è visione, eppure la ricetta per cambiare le cose è davanti ai nostri occhi: o si compie davvero l'operazione trasparenza sui settori energetici italiani che chiediamo in ogni sede da due anni e si punta alla decarbonizzazione con serietà e determinazione, o l’Italia resta sotto scacco delle speculazioni di chi tiene in mano i rubinetti del gas. La destra finge di difendere imprese e lavoratori, ma in realtà sta difendendo i profitti e le rendite di posizione di pochi a danno dei diritti di tutti. Il tempo delle scuse è finito”, concludono.