“Le caratteristiche del bilancio di previsione proposto dalla Commissione europea meritano una riflessione. C'è qualcosa di profondo che mette a rischio l’Europa ed è importante comprendere bene cosa sta avvenendo per costruire una risposta adeguata”
Lo scrive Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al parlamento europeo su La Stampa
“Fa sorridere - prosegue - dopo le elezioni di Donald Trump un’affermazione molto comune: ‘Ora l'Europa deve reagire’. Certo, ma tale aspettativa deve fare i conti con il dato che in larga parte dei paesi europei, le idee di Trump sono riuscite già a radicarsi. Se oggi l’Europa è troppo paralizzata e decide e incide di meno, la responsabilità, dunque, non è solo delle istituzioni europee ma è grandemente nel nazionalismo risorgente che vuole smontare la stessa impalcatura unitaria. Occorre dunque una svolta. È il momento di riscoprire una posizione dell'Europa di grande attore globale. Vanno cercate tutte le collaborazioni possibili e vanno posti obiettivi specifici: cancellare il diritto di veto, una politica estera e di difesa comune, un aumento del bilancio, l’indicazione di risorse proprie, la decisione di promuovere il debito comune per le politiche di sviluppo. Insomma: un’agenda progressista per riaprire ora, in un'era buia, una prospettiva per gli Stati Uniti d’Europa”