"La stesura finale resa pubblica con il comunicato congiunto UE - USA sui dazi conferma il danno per l’Europa e per l’Italia in particolare. L’agroalimentare sarà uno dei settori più colpiti.
Non è stato fatto nessun progresso dalla Commissione europea in queste settimane dopo l’incontro in Scozia tra Von der Leyen e Trump sul fronte dei dazi: il comunicato di oggi sancisce la sconfitta per l’export europeo, in nome di una inspiegabile sudditanza all’amministrazione Trump e un danno gravissimo per l’economia italiana.
La conferma dei dazi al 15% su prodotti come vino e alcolici in cui il Made in Italy eccelle e il mantenimento dei dazi superiori su prodotti come i formaggi costituisce un colpo gravissimo all’export italiano agroalimentare verso gli USA che nel 2024 era di circa 7,8 miliardi di euro. Le imprese parlano già di un danno vicino a un miliardo e mezzo di euro all’anno anche se associazioni come Unimpresa prevede che l’impatto combinato (non solo agroalimentare) sui settori italiani esposti oscillerebbe tra 6,7 e 7,5 miliardi, considerando esenzioni e strategie di mitigazione.
Il governo italiano non è riuscito ad esercitare nessun ruolo in questo negoziato. E ora da dove prenderà i 25 miliardi di euro di aiuti di imprese che ad aprile la Presidente Meloni aveva promesso? Ma soprattutto come voterà il governo italiano nel Consiglio europeo quando sarà chiamato ad esprimersi sull’accordo?
Quello che è certo è che come coordinatore dei Socialisti e democratici in Parlamento Europeo non sarò disposto a votare un testo così squilibrato e lesivo degli interessi europei ed italiani in un settore strategico come quello agroalimentare e per questo darò battaglia perché l’accordo cambi sostanzialmente e non si trasformi in una resa incondizionata nei confronti degli USA e della loro nuova politica protezionistica."
Lo dichiara Dario Nardella, europarlamentare PD e coordinatore in commissione agricoltura al Parlamento europeo.