“La posizione della Commissione Ue sulla Global Sumud Flotilla è del tutto inaccettabile. Da mesi decine di eurodeputati, me compreso, chiedono di garantire corridoi umanitari reali e sicuri. E da mesi la Commissione, di fronte al genocidio in atto a Gaza, è rimasta ostaggio delle divisioni fra Stati membri su Israele. Mentre la gente muore, anche di fame, la Commissione dovrebbe sostenere chi prova a portare aiuti e creare nuovi canali umanitari. Siamo a un punto di svolta: o si sta dalla parte giusta della storia, o da quella sbagliata. Dopo mesi di rinvii e immobilismo- l’accordo di associazione con Israele resta in vigore e perfino la cooperazione alla ricerca non è stata sospesa- la Commissione deve decidere da che parte stare”. Così Alessandro Zan, europarlamentare e componente della segreteria nazionale Pd